Codici Iva: Split, Immediata o Differita? Facciamo un po’ di chiarezza
Quando si emette una fattura elettronica ci sono diversi codici Iva che possono essere richiamati all’interno del documento. In alcuni casi dipende dal Regime Fiscale cui appartiene l’Emittente, in altri casi dalla natura dell’operazione oggetto della fattura, altre volte ancora dal tipo di soggetto che ne è destinatario.
Il tema è rilevante solo per gli appartenenti al regime Ordinario o Semplificato, o più genericamente a tutti coloro che espongono l’IVA in fattura sia essa nella forma standard del 22%, o nelle forme agevolate delle altre aliquote.
Split Payment [codice S]: detta anche scissione dei pagamenti, si applica a tutte le fatture nei confronti di una Pubblica Amministrazione la quale dividerà il pagamento in due “tronconi”: l’imponibile sarà versato sul conto dell’emittente, mentre la componente IVA viene versata direttamente all'Erario per conto dell’emittente. (sostituto d’imposta).
IVA Immediata [codice I]: è la forma classica di pagamento tra privati dove il destinatario paga l’intero importo all’emittente e sarà poi quest’ultimo a dover effettuare i versamenti iva all’ Erario mensilmente o trimestralmente secondo il proprio piano di contabilità, a prescindere dall’effettivo incasso della fattura.
In alcuni rarissimi casi, tale clausola si applica anche alle fatture verso Pubbliche Amministrazioni limitatamente a quei casi in cui l’Ente non possa fare da sostituto d’imposta (es. Banca d’Italia, Commissari Straordinari, e pochi altri).
IVA differita [codice D]: Si applica sempre per coloro che hanno il regime fiscale per Cassa, cioè che pagheranno l’iva solo nel momento in cui incasseranno effettivamente la fattura (al contrario dell’IVA Immediata).